Perché Apple e Microsoft non possono battere Google

Data 13/03/2010 23:10:00 | Argomento: Articoli


Riporto parte di un articolo interessante di techup.it


Che Google sia un'azienda sempre più protagonista del web e del mondo IT, e soprattutto estremamente dinamica, è sotto gli occhi di tutti. Il motore di ricerca, primo servizio fondamentale di Mountain View, rimane centrale, ma attorno ad esso si sono aggiunti sempre più servizi web-based, dalla mail ai documenti condivisi, dall'album fotografico alle mappe, fino al browser Chrome, e ai sistemi operativi, Chrome OS e Android. E infine ha cominciato a entrare nel mercato dei prodotti off-line, sia pure sempre con lo scopo di tenere la gente sul web, suo core business grazie alla pubblicità.


Don Reisinger, esperto di IT e tra l'altro opinionista di Cnet, ha provato ad analizzare le ragioni di questo successo, e soprattutto del perché due colossi già affermati da decenni nel mondo ICT come Apple e Microsoft, non siano riusciti a contenere l'ascesa di Google, e oggi se la trovino anzi come temibile concorrente anche sul loro stesso terreno. Secondo Reisinger, per esempio, gli smartphone Android in un prossimo futuro potrebbero scalzare il primato dell'iPhone, così come Chrome OS rappresenta una seria minaccia al predominio di Windows 7 sui netbook. Ma l'analista raccoglie ben 10 ragioni a favore di BigG, "10 cose che Apple e Microsoft non hanno capito di Google", per cui, in sostanza, l'hanno sottovalutata.


Ne riporto alcune.

- Il motore di ricerca. Il primo servizio offerto storicamente da Google è la ricerca. Che resta comunque centrale in tutti i servizi web offerti da BigG, con lo scopo di mantenere l'utente sul proprio sito, e fare in modo che ci torni il più possibile.

- Per Google l'advertising è tutto. Quello che conta per Google è solo la pubblicità, unica vera fonte di reddito per Mountain View. Tutti i servizi di Google, da Gmail ad Android, puntano a tenere la gente sul web per massimizzare i profitti. Questo modello di business le ha permesso di offrire agli utenti moltissimi servizi gratuiti. E contro ciò che è gratis "è dura competere": Apple e Microsoft devono prenderne atto.

- Google, "azienda ovunque". Ne abbiamo accennato all'inizio: nato come motore di ricerca e mantenendo centrale questo servizio, Google oggi sta entrando rapidamente in diversi mercati (compreso quello delle infrastrutture, con la fibra ottica a 1 Gbps). E cercherà di entrare ed espandersi ovunque può.

- Google compra i concorrenti. Se serve ad accrescere il proprio business, Google non si fa problemi a inglobare la concorrenza. Solo quest'anno ha comprato ReMail, per la ricerca sulla mail mobile, e Picnik per il fotoritocco, mentre in confronto Apple e Microsoft sono rimasti a guardare, ed è meglio che si muovano prima che Mountain View si prenda tutte le aziende migliori sul mercato.



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